The Dialogical Gaze
"The dialogical gaze, refers to the cinematic juxtaposition of diverse cultural identities revealing similarities and differences between cinemas of migration. Its ethical application offers opportunities for reflection on cinema of migration, placing the drama of migrants at the center of the discourse" (Ippolito, 2019).
Synopsis
Over the past twenty years, Italian cinema of migration and Romanian Noul Val have emerged as vital components of European cinematic identity, portraying stories of diasporic migration. This book identifies a cinematic paradigm employed by filmmakers from both Romania and Italy, to represent difficult transnational journeys and migratory resettlement.
The Dialogical Gaze analyzes the aesthetic representation of the Romanian migrant from an ethical perspective in order to identify the dialogic confrontation between the authors and their works and to highlight the implications of migratory films as an opportunity for an interdiscursivity based on empathy. This book establishes that the proposed dialogical paradigm can act as a model to create opportunities for cultural interdiscursivity and social empathy in the wider cinema environment.
The "dialogical gaze" facilitates the understanding of intercultural and intercinematic connections between directors, works and spectators in relation to the migratory journey.
The Dialogical Gaze analyzes the aesthetic representation of the Romanian migrant from an ethical perspective in order to identify the dialogic confrontation between the authors and their works and to highlight the implications of migratory films as an opportunity for an interdiscursivity based on empathy. This book establishes that the proposed dialogical paradigm can act as a model to create opportunities for cultural interdiscursivity and social empathy in the wider cinema environment.
The "dialogical gaze" facilitates the understanding of intercultural and intercinematic connections between directors, works and spectators in relation to the migratory journey.
Sinossi (Italian)
Dalla svolta del Terzo Millennio, registi italiani e romeni hanno realizzato un considerevole numero di opere cinematografiche aventi come protagonisti figure di migranti provenienti dalla Romania in cerca di un’alternativa esistenziale in Italia.
Questo volume analizza la rappresentazione estetica del migrante romeno da una prospettiva etica al fine di individuare i modi del confronto dialogico tra gli autori e le loro opere ed evidenziare le implicazioni dei film migratori come opportunità di una interdiscorsività basata sull'empatia.
Questo studio propone il paradigma inedito, qui definito “sguardo dialogico”, come modello che agevola la comprensione dei contatti interculturali ed intercinematici tra registi, opere e spettatori che prendono forma intorno al tema del viaggio migratorio.
L’originalità di questo studio non si riscontra solo nella proposta dello sguardo dialogico, ma nella sua applicazione etica come occasione di riflessione sul cinema di impegno che pone al centro del discorso il dramma dei migranti.
Questo volume analizza la rappresentazione estetica del migrante romeno da una prospettiva etica al fine di individuare i modi del confronto dialogico tra gli autori e le loro opere ed evidenziare le implicazioni dei film migratori come opportunità di una interdiscorsività basata sull'empatia.
Questo studio propone il paradigma inedito, qui definito “sguardo dialogico”, come modello che agevola la comprensione dei contatti interculturali ed intercinematici tra registi, opere e spettatori che prendono forma intorno al tema del viaggio migratorio.
L’originalità di questo studio non si riscontra solo nella proposta dello sguardo dialogico, ma nella sua applicazione etica come occasione di riflessione sul cinema di impegno che pone al centro del discorso il dramma dei migranti.